L’ELETTROSMOG INSERITO NEL PROGRAMMA DELL’UNIONE
Grazie all’appello lanciato dal Coordinamento dei Comitati romani contro l’elettrosmog l’ultima versione del Programma dell’Unione contiene un chiaro riferimento alla lotta contro l’inquinamento elettromagnetico.
Il mese scorso il Coordinamento dei Comitati romani aveva lanciato un appello, raccolto dalla stampa (Corriere della Sera del 6 febbraio), in cui si denunciava l’assenza nel Programma dell’Unione di qualsiasi riferimento alle politiche di tutela della salute della popolazione circa l’esposizione alle sorgenti di inquinamento elettromagnetico.
L’appello è stato raccolto dal Gruppo dei Verdi che, in uno degli ultimi incontri al Tavolo dell’Unione, ha sostenuto con forza l’esigenza che il Programma “Per il Bene dell’Italia” contenesse un espresso richiamo all’elettrosmog.
Allego di seguito il testo della parte in cui si definiscono gli ambiti di intervento su cui l’Unione si impegna ad agire qualora assuma il governo del paese:
“Si rende inoltre necessario ritornare ai principi della legge quadro sull’elettrosmog approvata dal governo di centrosinistra, applicando il principio di precauzione e modificando radicalmente i decreti attuativi varati dalla maggioranza di centrodestra”.
Siamo convinti che poteva essere fatto di meglio e di più per esaltare le politiche di tutela nei confronti dell’elettrosmog; si tratta, in ogni caso, di un piccolo ma significativo successo, ottenuto grazie alle pressioni esercitate dalle realtà civiche ed in particolare dal Coordinamento romano, che da anni si batte per il riconoscimento di una efficace e reale tutela della popolazione contro il proliferare delle sorgenti di emissione elettromagnetica.
Giuseppe Teodoro