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Leucemia e linee di potenza: evidenze nascoste per 3 anni

Da: “cittadiniattivi
Oggetto: Leucemia e linee di potenza: evidenze nascoste per 3 anni.

Il 29 ottobre scorso Sky News (https://www.sky.com/skynews/article/0,,30000-1157451,00.html) ha comunicato che il Ministero della Salute del Regno Unito avrebbe tenuto nascosto per tre anni uno studio che mette in relazione le linee di trasmissione dell’energia elettrica e la leucemia infantile. I bambini al di sotto dei 15 anni vissuti entro 100 metri dalle suddette linee sono stati sottoposti ad un rischio doppio di contrarre la leucemia.

In un’intervista pubblicata ieri 30 ottobre dal quotidiano l’ “Independent” (https://news.independent.co.uk/uk/health_medical/story.jsp?story=577526), il dott. Gerald Draper, del Gruppo di Ricerca su Cancro nell’Infanzia di Oxford, ha negato di aver soppresso i risultati del suo studio che ha esaminato 35000 casi di leucemia infantile fra il 1962 ed il 1995. Drapped ha ammesso di aver presentato i suoi risultati preliminari in un convegno “privato” 18 mesi fa. Ha aggiunto che a quel tempo i risultati dello studio erano “confusi”.

Non appena Sky News ha iniziato a parlare del nuovo studio, il Partito Conservatore inglese ha diffuso un comunicato stampa (https://www.conservatives.com/tile.do def=news.press.release.page&obj_id=116894)
in cui chiede al Governo Blair di rendere noto quando sia venuto a conoscenza di tali risultati e le azioni intraprese in merito. Il Partito Conservatore ha aggiunto che se tale rapporto è stato tenuto segreto per 3 anni, ciò rappresenterebbe una “disgrazia”.

Cordiali saluti.
Raffaele Capone.
Coordinamento dei Comitati di Roma Nord

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La controinformazione scientifica

Da: “cittadiniattivi
Oggetto: La controinformazione scientifica

Ecco l’art. pubblicato oggi dal Corriere della Sera. Stamattina, su Radio 1 delle 7:00 e Radio 2 delle 7:30, su Radio 3 delle 8:45, ieri su Canale 5, La 7, ecc., oggi sui quotidiani.

La grande informazione si è mossa…

Tre anni di ricerche finanziate con i soldi pubblici per dimostrare che la temperatura del cervello, a causa dell’uso del telefono cellulare, aumenta di meno di un decimo di grado centigrado in 20 minuti di conversazione che viene definita “esposizione prolungata” !

Ci raccontano poi di normative europee. Come sanno ormai anche i muri, queste non esistono. Il Consiglio Dell’Unione Europea ha emanato soltanto delle Raccomandazioni (1999).

I professori del MIUR, alcuni esperti del CNR e gli esperti dell’ENEA studiano ancora gli effetti termici utilizzando teste “fantoccio” per simulare la testa ed il cervello dell’uomo!

E poichè l’innalzamento della temperatura è veramente basso, non si possono avere danni!

Come sono lontane queste ricerche da quelle biologiche condotte negli USA da Lai, Singh, Blackman; come sono lontane dagli studi epidemiologici svedesi di Hardell e Mild dell’Università di Orebro, e perfino da quelle condotte dal gruppo guidato da Alhbom e Feitching, o dagli studi biologici di Salford e colleghi dell’Università di Lund e di cui ai ns. comunicati di ieri e del 14/10 u. s. .

Cari saluti.

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord.

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CRONACHE

La ricerca: aumenti di temperatura trascurabili

«Danni al cervello? Cellulari assolti»

Gli studiosi: ma le teste piccole assorbono più onde, allarme per bimbi e ragazzi. Differenze anche tra maschi e femmine

ROMA – Assolti per non aver commesso il fatto? Almeno per insufficienza di prove, ma comunque assolti. Sono i cellulari, finora sospettati di danneggiare il cervello facendo alzare la temperatura della testa durante le chiamate, e adesso scagionati dall’accusa. Sebbene per donne e bambini ci vorranno studi più approfonditi prima di escludere qualunque pericolo: la minore dimensione della testa provoca, infatti, un maggior assorbimento delle onde elettromagnetiche. Anche se al di sotto dei limiti. A sostenere l’innocuità del nostro migliore amico elettronico è una ricerca triennale, che fa parte del progetto nazionale «Salvaguardia dell’uomo e dell’ambiente dalle emissioni elettromagnetiche», promosso dal ministero dell’Università, in collaborazione con il Cnr e l’Enea, che farà felici quanti soffrono di irrinunciabile dipendenza da telefonino mobile. «I risultati finora raccolti sono rassicuranti», ha spiegato il coordinatore scientifico, Paolo Bernardi, docente di Micro-onde all’università La Sapienza di Roma.

Lavorando su prototipi di testa umana vicinissimi al reale «si è visto che gli aumenti di temperatura indotti all’interno della testa e nel cervello, nel caso di esposizione prolungata, 20 minuti, sono assolutamente trascurabili, poiché inferiori a un decimo di grado centigrado».

Ma anche il riscaldamento dell’orecchio e della parte esterna non è rilevante. Gli attuali cellulari, quelli che rispettano le normative europee, sono sicuri. Vi sono tuttavia delle differenze. Continua Bernardi: «Si è registrata una differenza tra uomini e donne non per l’uso di cellulari, quanto per la vicinanza ad antenne delle televisioni o stazioni di telefonia mobile. Sulle donne si è notato un aumento del 20% di assorbimento delle emissioni elettromagnetiche. Sono comunque valori trascurabili, ma il motivo sembrerebbe legato alle dimensioni del cervello. Per quanto riguarda bambini e adolescenti, invece, si è visto che l’assorbimento è maggiore e quindi, fino a che mancano studi specifici, la cautela è d’obbligo. Si tratta di cervelli di dimensioni più piccole e soprattutto ancora in fase di sviluppo».

Allarme rientrato? «Così come non erano giusti gli allarmismi di qualche tempo fa, non mi sembra il caso di dire che lo studio del Cnr cancella tutte le preoccupazioni», risponde Alessandro Polichetti, del Dipartimento Tecnologia e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità. «Questi risultati ci fanno stare tranquilli, ma le incertezze restano, in questi campi non si può mai dire la parola definitiva. Probabilmente abbiamo a che fare con rischi bassi, forse inesistenti, ma, per fare un solo esempio, è di pochi giorni fa la pubblicazione di uno studio epidemiologico svedese che ha evidenziato un certo aumento dei tumori benigni del nervo acustico in soggetti che usavano cellulari in modo costante da più di dieci anni».
Mariolina Iossa
Messaggio: 3
Data: Wed, 27 Oct 2004 15:20:07 +0200
Da: “cittadiniattivi
Oggetto: Re: La grande informazione si è mossa.

> Ringrazio per la comunicazione. avete ragione, è una cosa scandalosa.
> In termini tecnici (si fa per dire) operazioni come quelle da voi
> riportate meritano il nome di “polverone”. Come direttore di Tempo
> Medico ho pensato opportuno mettere la notizia dello studio di Ahlbom
> in prima pagina (fra qualche giorno sarà anche sul sito
> https://www.tempomedico.it). Anche se ritengo che lo studio abbia
> alcuni punti deboli (recall bias, prima di tutto), ritengo doveroso
> seguire questo filone, che seguo da anni come autore di un libretto
> (“Onde sospette”, Editori Riuniti, 1994) che in passato mi ha
> procurato anche qualche grattacapo.
> Tenetemi informato delle vostre iniziative.
>
> Cordiali saluti
> Luca Carra
> Zadig

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LE NUOVE EVIDENZE VENGONO NASCOSTE

Da: “cittadiniattivi”
Oggetto: LE NUOVE EVIDENZE VENGONO NASCOSTE

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord
www.comiromanord.it

ELETTROSMOG / LE NUOVE EVIDENZE NASCOSTE
ORMAI NON SI POSSONO PIU’ NASCONDERE LE EVIDENZE SCIENTIFICHE DEGLI EFFETTI SANITARI E BIOLOGICI NEGATIVI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI. IL KAROLINSKA ISTITUTE DI STOCCOLMA CONFERMA SOLO ADESSO ALCUNI GRAVI EFFETTI NEGATIVI DEI CELLULARI CHE ERANO GIA’ STATI SCOPERTI DUE ANNI FA DA ALTRI RICERCATORI CHE, ALLORA, FURONO CONSIDERATI ALLARMISTI ED IRRESPONSABILI ANCHE DA ESPONENTI DI QUELL’ISTITUTO. GRANDI RICERCATORI STATUNITENSI, AI QUALI IN PASSATO FURONO TOLTI FINANZIAMENTI PER RICERCHE SUGLI EFFETTI DEI TELEFONI CELLULARI POICHE’ I LORO RISULTATI ERANO INVISI ALL’INDUSTRIA TELEFONICA, DIMOSTRANO OGGI CHE ANCHE I CAMPI MAGNETICI GENERATI DA LINEE DI TRASMISSIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA O DA CABINE DI TRASFORMAZIONE POSSONO ESSERE RESPONSABILI DI GRAVISSIMI EFFETTI ANCHE A BREVE TERMINE, ADDIRITTURA PER VALORI DI CAMPO MAGNETICO DI POCO SUPERIORI A QUELLI CHE, PER ESPOSIZIONE PROLUNGATA, AUMENTANO IL RISCHIO DI LEUCEMIA INFANTILE E DI ABORTO. SOLTANTO CHI HA INTERESSE A SOTTOVALUTARE TUTTO QUESTO PUO’ FARE ANCORA FINTA DI NULLA O LEGIFERARE IN SENSO CLAMOROSAMENTE OPPOSTO ALL’EVIDENZA SCIENTIFICA.

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord

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ELETTROSMOG / TELEFONI CELLULARI E TUMORI DELLA TESTA

Da: “cittadiniattivi
Oggetto: COMUNICATO STAMPA DEL 14/10/2004

ELETTROSMOG / TELEFONI CELLULARI E TUMORI DELLA TESTA
SONO SCONCERTANTI I RISULTATI DI UN’ULTERIORE RECENTISSIMA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SVEDESE: L’USO PROLUNGATO DEL CELLULARE FA QUADRUPLICARE IL RISCHIO DI NEUROMA ACUSTICO, TUMORE BENIGNO DEL NERVO UDITIVO. GLI EPIDEMIOLOGI DEL KAROLINSKA ISTITUTE DI STOCCOLMA SONO ARRIVATI A QUESTA CONCLUSIONE CONFERMANDO COSI’ I RISULTATI DEL 2002 OTTENUTI DA LORO COLLEGHI DELL’UNIVERSITA’ DI OREBRO, SEMPRE IN SVEZIA.
LA NUOVA RICERCA E’ STATA CONDOTTA NELL’AMBITO DI UNO STUDIO COORDINATO DALL’AGENZIA INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO (IARC), ORGANISMO DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ (OMS).
Lo studio epidemiologico è stato condotto fra tutti gli ammalati di neuroma acustico diagnosticato, fra il 1999 ed il 2002, in individui di eta’ compresa fra 20 e 69 anni in Svezia. Si è visto che il rischio di contrarre tale patologia raddoppia dopo 10 anni di uso del cellulare. Il rischio sale a 3.9 volte se si considera il lato del capo sul quale viene appoggiato il cellulare durante la telefonata.
Uno degli autori dello studio, il prof. Anders Ahlbom, membro dell’ICNIRP e vice direttore del dipartimento di epidemiologia del Karolinska Istitute di Stoccolma, che nel corso di un’intervista ha per ora rifiutato di rivelare i risultati riguardanti altri tipi di tumori del cervello, quali l’astrocitoma ed il meningioma, dichiara: “Se sono possibili i neuromi acustici, allora l’argomentazione che gli effetti non sono biologicamente plausibili non è applicabile; e non sappiamo cosa sia possibile .”, e continua affermando che, addirittura, “. non si può escludere la possibilità che l’esposizione a breve termine abbia un effetto che può rivelarsi soltanto dopo un lungo periodo di latenza”.
Un altro prestigioso epidemiologo, il dr. Sam Milham (Dipartimento per la Salute dello Stato di Washington, USA), che lavora sugli effetti della radiazione elettromagnetica da più di 20 anni, dichiara che “. ciò è solo la punta di un iceberg . se i cellulari possono causare neuromi acustici, essi possono anche causare tutti gli altri tipi di tumori del cervello”. Lo stesso Milham non pensava che un aumentato rischio di tumore potesse essere visibile così presto. “Da quello che conosciamo sulla latenza dei tumori solidi – egli dice – non ci si aspetterebbe di vedere un aumento a 10 anni e sarebbe più plausibile a 20 anni di esposizione”. Il prof. Lennart Hardell, epidemiologo dell’Università di Orebro, sempre in Svezia, afferma che la ricerca di Ahlbom conferma i suoi risultati ed aggiunge: “noi consideriamo il neuroma acustico come un tumore che segnala un aumento del rischio di cancro generato dai cellulari. I risultati possono indicare un incremento del rischio per altri tipi di tumori del cervello”.
Quando vennero pubblicati i risultati dello studio di Hardell, nel 2002, questi furono bruscamente criticati da tanti altri ricercatori, compresi importanti esponenti dello stesso istituto Karolinska che definirono Hardell un allarmista ed un irresponsabile. Questo drammatico precedente deve costituire un chiaro messaggio per tutti coloro che, anche in Italia, sottovalutano o addirittura negano ogni rischio dovuto all’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza, contribuendo cosi’ a mettere a rischio la salute pubblica.
Riferimenti:
Lonn, Stefan; Ahlbom, Anders; Hall, Per; Feychting, Maria, “Mobile Phone Use and the Risk of Acoustic Neuroma”, Epidemiology. 15(6):653-659, November 2004, USA, www.epidem.com.
Microwave News, October 2004, PO Box 1799, Grand Central Station, New York, NY 10163-1799, USA, edited by Louis Slesin, www.microwavenews.com.

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord

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Baci e Stralci

3miss

Da: “cittadiniattivi”
Oggetto: Baci e Stralci

Egregio ministro delle Comunicazioni,

siamo rimasti meravigliati per il suo disagio nei confronti di tre bellissime ragazze, inviate da Striscia la Notizia, che hanno tentato inutilmente di baciarla.

Forse ci sarà un motivo per il suo disagio.

E’ forse dovuto alla richiesta di stralcio accettata dal presidente della Camera sulla norma della legge finanziaria che avrebbe dato altri 5 milioni di Euro alla Fondazione Bordoni, dopo i 20 milioni già dati?

Ma Tim, Omnitel, Wind, Telecom non fanno parte del consiglio di amministrazione di quella fondazione?

Ma com’é che succede: prima questi pagano per le licenze Umts e poi viene finanziata, con parte di quei soldi, la fondazione?

Ce lo spieghi. Per favore. Sono soldi pubblici.

Saluti.

Coordinamento dei comitati di Roma Nord.

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Inquinamento elettromagnetico

Da: “E. L.”
Oggetto: inquinamento elettromagnetico
Aiuto……….oooooo !….. possibile che siete solo capaci di bla.. bla… bla………..io e la mia famiglia siamo esposti da circa 2 anni e mezzo alla folle violenza delle società di telecomunicazioni attraverso una S.R.B. (stazione radio base per telefoni cellulari) UMTS H3G ubicata sul lastrico solaio di via volturno,17 Casoria (NA) di proprietà Salzano Angelo e posizionata frontalmente sullo stesso piano distante appena 15 metri circa da casa mia e vi posso assicurare che non abbiamo bisogno di nessuno che ci dica se fa male oppure no, gli effetti devastanti li teniamo quasi tutti, manca solo il male del secolo, ammesso che non ci sia già. Ho una moglie e tre figli meravigliosi (18-17e10 anni) il solo pensiero che possa succedere qualcosa ad uno di loro mi fa impazzire. Ho preso coscienza solo da qualche mese, pensavo che i risvegli notturni (ogni notte) fossero da attribuire ad altra natura, anche perchè quelli dell’arpac fin dall’inizio mi tranquillizzarono affermando che i campi rilevati nell’appartamento non superavano i 6/vm della 381/98 , e bravi i
tecnici dell’arpac!.(come può un intero nucleo familiare avere gli stessi problemi?) Non riesco a fare più niente. Una famiglia normale un bel giorno viene travolta dall’avidità dell’uomo , viene
violentata, offesa e umiliata nella speranza, nel futuro. …. Non ce la faccio più, sento che le forze mi stanno abbandonando ……. se avessi la necessaria disponibilità economica comprerei o prenderei
in fitto un altra casa e mi impegnerei con tutte le mie forze ad aiutare tutti coloro che in qualche modo vivono questa illogica e drammatica realtà.
Possibile che le nostre istituzioni consentono tutto ciò? Possibile che i nostri simili pur di fare profitto passano sui cadaveri di interi nuclei familiari? C’è qualcuno disposto ad aiutarci? Sono
pronto ad incontrare chiunque è disposto ad attivarsi concretamente.

Forum Elettrosmog www.elettrosmog.org – E. L. – CASORIA (NAPOLI)

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UMTS e parcondicio

Da: “Beatrice Bardelli”
Oggetto: UMTS e par condicio

Vi invio questi documenti per rinfrescarvi la memoria sull’UMTS e sul fatto
che, mentre in Italia, NOI CITTADINI saremo condannati ad essere esposti a
radiazioni delle frequenze simili a quelle dei forni a microonde (e che
provocano la rottura del DNA nei topi esposti per due ore, vedi riferimento
di Marinelli all’esperimento del prof. Henry Lai del 1997), tre Paesi
Europei (ovvero i Governi), Svezia, Olanda e Danimarca, hanno bloccato le
installazioni di questi impianti per motivi di carattere sanitario (vedi
allegati) ed hanno interpellato la Commissione Europea che, a quanto si sa,
non si è ancora espressa.
Vi pongo, quindi, un quesito.
Se siamo cittadini europei non dovremmo essere tutelati allo stesso modo
dei cittadini che vivono in Paesi più civili del nostro e non dovremmo
godere degli stessi trattamenti, ovvero di quei trattamenti che risultano
essere i più cautelativi (blocco dell’UMTS in attesa del pronunciamento
della Commissione europea).
Se è impensabile che il nostro governo faccia la stessa scelta di Svezia,
Olanda e Danimarca, è proponibile, da un punto di vista giuridico-legale,
che sia un Comune a richiedere il blocco degli impianti UMTS adducendo,
lasciatemi dire uno sproposito, il diritto di una specie di “par condicio”
?
Vorrei che ci si attivasse per avere informazioni sull’argomento da parte
di avvocati che si occupano dei campi elettromagnetici.
Agli avvocati che ci leggono chiedo cortesemente se possono indirizzarci
sul percorso da fare, se ce n’è uno possibile, o dare una risposta al
quesito posto.

dott.ssa Beatrice Bardelli
Coordinamento Comitati toscani contro l’elettrosmog

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