Informazioni sui cellulari
La domanda:
Salve,
non posseggo un telefono cellulare, ma per questioni di lavoro saltuariamente dovrò utilizzarne uno.
Dando per scontato che non lo terrò tutto il giorno appeso al collo, quali parametri dovrei valutare per l’acquisto?
L’antenna esterna è davvero meno dannosa?
Ci sono marche o modelli che tendono più verso la sicurezza o che tendano a ridurre l’inquinamento ambientale?
grazie
Claudio, Brunico
La risposta
I telefoni cellulari in commercio devovo soddisfare i limiti imposti sul SAR (specific absorption rate) ossia il tasso di assorbimento specifico di energia.
Nelle norme viene considerato il SAR come valore, mediato sul corpo intero o solo su alcune parti di esso, del tasso di assorbimento di energia per unità di massa. Questi limiti sono stati dettati dall’ICNIRP e sono riferiti, come
detto, sia al corpo intero che ad alcune parti di esso.
Per quanto riguarda il telefono cellulare, è di interesse l’assorbimento a livello della testa. In questo caso il limite è di 2 W/Kg mediato su 10g.
Il fatto di riferirsi a misure di SAR e non a valore di campo elettrico e magnetico deriva dalla considerazione che la potenza assorbita da una data porzione di massa biologica non dipende solo dalla potenza emessa dal cellulare, ma anche dalla polarizzazione del campo , dalla forma dell’antenna, dalla sua posizione, dalla forma del telefono, dalla profondità di penetrazione dell’onda elettromagnetica al variare della frequenza, dai parametri chimico-fisici dell’area biologica interessata ecc.
In questo caso, una scelta oculata nell’acquisto di un telefono cellulare è sicuramente l’acquisizione di informazioni inerenti i valori di SAR presenti in seguito all’esposizione al telefono stesso.
Il fatto che il limite sia di 2W/Kg non limita il produttore nell’adottare accorgimenti tecnici per ottenere valori sensibilmente inferiori a questo valore. Esistono, infatti, dei cellulari che hanno ottenuto dei valori di
SAR inferiori a 0,8W/Kg, quindi meno della metà del limite imposto.
Detto questo è altresì da considerare che i limiti ICNIRP si basano solo su effetti termici (acuti) e non tengono assolutamente in conto eventuali effetti dovuti all’esposizione prolungata (cronici) anche in considerazione del fatto che le diverse modulazioni e/o tecniche di accesso utilizzate nella telefonia mobile generano diverse forme dei potenziali generati e delle correnti indotte.
In ultima analisi, non ne farei una questione di antenna esterna o interna.
Fermo restando il rispetto del limite dei 2W/Kg, minore è il SAR e meglio è.
Cordialità
Ing. Luigi Sapone