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SOLIDARIETA’ DELLA RETE NAZIONALE AI CITTADINI DI ROMA NORD

Con cortese preghiera di pubblicazione.

Vittorio Fagioli, Rete Nazionale “No Elettrosmog”

—– Original Message —–

COMUNICATO STAMPA

SOLIDARIETA’ AI CITTADINI DI ROMA NORD E CESANO PER LA VERGOGNOSA SENTENZA SU RADIO VATICANA.
ORA E’ PIU’ CHE MAI NECESSARIO INSERIRE NEL CODICE IL REATO DI ELETTROSMOG !

La Rete Nazionale “No Elettrosmog” esprime piena solidarietà ai cittadini inquinati di Roma Nord e Cesano, colpiti dalla sentenza con cui la Corte d’Appello di Roma ha assolto i vertici di Radio Vaticana, già condannati in primo grado per “getto pericoloso di cose”.

E’ chiaro che la condanna simbolica a 10 giorni di carcere comminata due anni fa dal Tribunale agli alti prelati non poteva costituire motivo di soddisfazione e di giustizia per la popolazione coinvolta, quanto piuttosto l’affermazione del principio di assimilazione dell’inquinamento elettromagnetico ad una specifica figura di reato penale.

Ora questa equiparazione è stata sconfessata dal collegio giudicante, ma certamente non vengono cancellati il rischio e la preoccupazione di una intera popolazione costantemente esposta a livelli di emissione elettromagnetica abnormi.

Ancor più questa sentenza alimenta l’esigenza irrinunciabile di addivenire ad una vera e propria riforma, che introduca finalmente nel codice penale il reato di inquinamento elettromagnetico.

Il recente disegno di legge del Governo sui reati ambientali non prevede ad oggi (!) il reato di inquinamento elettromagnetico. Prendiamo pertanto atto con soddisfazione che il Capogruppo alla Camera dei Verdi Angelo Bonelli ha ieri dichiarato alla stampa che il suo gruppo presenterà un emendamento in tal senso nel momento che inizierà la discussione della legge alla Camera dei Deputati prevista per il mese di luglio.

E’ con questo auspicio che la Rete Nazionale ha promosso una giornata di mobilitazione contro l’elettrosmog, che si svolgerà venerdì 15 giugno e che vedrà numerosi comitati convergere da tutta la penisola dapprima ad un presidio (di democrazia) sotto il Parlamento, poi ad un convegno organizzato alla Camera, in cui le parole d’ordine sono:

  1. Completamento della legislazione esistente, attraverso la sollecita emanazione dei decreti attuativi della Legge Quadro (36/01);
  2. Riduzione dei livelli di esposizione ai campi elettromagnetici, anche attraverso il rafforzamento delle prerogative degli enti locali nella gestione del fenomeno di crescente diffusione delle reti di infrastrutture per telecomunicazioni;
  3. Tutela dei soggetti elettrosensibili, in relazione al diffondersi delle nuove tecnologie wireless.

Per la Rete Nazionale “No Elettrosmog”

Vittorio Fagioli
Giuseppe Teodoro

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Fondazione Umberto Veronesi e partners; IEO e soci; Galileo 2001

La Fondazione Umberto Veronesi, fondata dal prof. Umberto Veronesi, ha, fra gli altri, i seguenti partners:

  • Telecom Italia
  • H3G
  • Enel

L’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, concepito dal prof. Umberto Veronesi e di cui è direttore scientifico, ha fra i suoi soci:

  • Telecom Italia
  • Edison

Il prof. Veronesi è presidente onorario dell’associazione privata Galileo 2001.

Il prof. Veronesi è perito di parte a favore di Radio Vaticana nel processo indiziario per omicidio plurimo colposo condotto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma.

Saluti.

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord.

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LA PROCURA DELLA REPUBBLICA APRE UNA NUOVA INDAGINE

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COMUNICATO STAMPA

ELETTROSMOG/RADIOVATICANA- NUOVI CASI DI LEUCEMIE E LINFOMI A ROMA NORD. NUOVA INDAGINE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA.

IL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD HA PRESENTATO IN PROCURA LA DOCUMENTAZIONE CLINICA DI DUE ADULTI E DI UN BAMBINO AFFETTI DA MALATTIE EMATO-LINFATICHE RESIDENTI FRA CESANO E L’OLGIATA.

GLI ADULTI COSTITUISCONO DUE NUOVI CASI MENTRE IL CASO DEL BAMBINO ERA GIA’ STATO SEGNALATO AI MAGISTRATI AD APRILE DEL 2006 DAL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD.

LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DEL TRIBUNALE DI ROMA APRE UNA NUOVA INDAGINE CHE PER IL MOMENTO E’ CONTRO IGNOTI.

A NOVEMBRE SCORSO ALTRI 2 CASI DI GRAVI MALATTIE EMATOLOGICHE E LINFATICHE: UN EX LAVORATORE DELLA RADIO VATICANA CHE VIVE ALLA STORTA ED UN ALTRO CITTADINO CHE VIVE A CESANO E LAVORA ALL’OLGIATA.

Ad aprile del 2006 il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord aveva consegnato alla Procura le cartelle cliniche di 2 casi ed un elenco con altri 8 casi: 9 adulti, di cui 3 deceduti, ed un bambino.

A marzo del 2004 il Coordinamento aveva consegnato ai magistrati un elenco con 11 casi, di cui 10 con documentazione clinica: 8 adulti, di cui 5 deceduti, e 3 bambini, di cui una deceduta.

In totale 25 casi tumori emato-linfatici censiti dal Coordinamento (di cui complessivamente 9 deceduti) compresi negli anni oggetto dell’indagine epidemiologica in corso (1989-2005) stabilita dal Tribunale di Roma nell’ambito del procedimento penale per omicidio plurimo colposo che vede come indiziati alcuni responsabili della Radio Vaticana e del Centro Trasmissioni della Marina Militare.

Quella indagine rischiò di essere annullata alla fine dello scorso anno a causa di una richiesta di archiviazione presentata in Cassazione dalla Radio Vaticana, ma rigettata con la sentenza n. 611 del 16/1/07 dai Giudici della IV Sezione Penale della suprema Corte, considerati i “profili di colpa emergenti” nell’inchiesta.

Questi 25 casi si aggiungono a quelli riscontrati nel corso delle indagini epidemiologiche svolte dal 1999 al 2001 dagli epidemiologi dell’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio, del Dipartimento di Epidemiologia della ASL Roma E e, dal 2001 al 2002, dai periti tecnici della Procura della Repubblica.

Di questi 25 casi soltanto 12, cioè gli 8 adulti deceduti e i 4 bambini, potrebbero rientrare nell’indagine epidemiologica in quanto questa prevede, per gli adulti, soltanto lo studio di mortalità e non quello di incidenza (soggetti in vita + deceduti) per malattie tumorali emato – linfatiche a causa, purtroppo (riferimento: “Studio Marconi”, preparatorio dell’indagine epidemiologica stabilita dal Tribunale di Roma):

  1. della mancanza di un Registro dei Tumori di Popolazione per la zona a rischio;
  2. per la complessità nell’utilizzo, come principale sorgente informativa, di fonti quali le banche-dati amministrative delle schede di dimissioni ospedaliere (SDO) e dell’esenzione dai ticket sanitari.

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord

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Radio Vaticana: inizia l’indagine epidemiologica

ROMA – Si è svolta ieri, al Tribunale di Roma, un’ulteriore udienza del processo indiziario per omicidio plurimo colposo e lesioni colpose nei confronti dei responsabili della Radio Vaticana e del Centro Trasmissioni della Marina Militare.

E’ stata fissata al 1 novembre prossimo la data ufficiale d’inizio dell’indagine epidemiologica che dovrà concludersi in un anno e mezzo.

Il Ministero della Giustizia non ha concesso l’anticipo di 75.000 dei 200.000 euro necessari alla conduzione dello studio.

L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, al quale appartiene il dott. Andrea Micheli, perito del Giudice per le Indagini Preliminari e responsabile dell’indagine epidemiologica, anticiperà tale somma.

La prossima udienza in Tribunale è stata fissata al 23 novembre 2006.

Cordiali saluti.

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord.

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Domani e dopodomani due processi contro Radio Vaticana

RADIO VATICANA / DOMANI RIPRENDERA’ PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA IL PROCESSO INDIZIARIO PER OMICIDIO PLURIMO COLPOSO CONTRO I RESPONSABILI DELLA RADIO VATICANA. VENERDI’ INIZIERA’ IL SECONDO PROCESSO PER GETTO PERICOLOSO DI COSE DOPO LA CONDANNA DEL 9 MAGGIO 2005 ED IL CONSEGUENTE RICORSO IN APPELLO PRESENTATO DAI DIFENSORI DEI CONDANNATI.

Il COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD SI COSTITUIRA’ ANCORA UNA VOLTA, RISPETTIVAMENTE, PARTE CIVILE E PARTE OFFESA NEI DUE DISTINTI PROCEDIMENTI GIUDIZIARI.

Il 13 giugno scorso il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, dott.ssa Zaira Secchi, disponeva di procedere all’espletamento dell’indagine epidemiologica richiesta dalla Procura della Repubblica volta a determinare l’incidenza di mortalità per leucemia e per l’insieme dei tumori del sistema emolinfopoietico nella zona a rischio nel periodo compreso fra il 1990 ed il 2001, e l’incidenza delle medesime patologie nell’infanzia, nella stessa zona a rischio, negli anni dal 1989 al 2005.

Domani il GIP conferirà al proprio perito l’incarico per la conduzione dello studio epidemiologico che dovrà concludersi in circa due anni.

Il giorno successivo, in Corte d’Assise d’Appello dello stesso Tribunale, inizierà il processo d’appello per getto pericoloso di cose contro i responsabili della Radio Vaticana già condannati in primo grado, il 9 maggio 2005, a 10 giorni di reclusione con sospensione della pena, nonché al risarcimento dei danni alle parti offese e alle parti civili e al pagamento delle spese processuali.

Il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord si costituirà, rispettivamente, parte civile e parte offesa nei due distinti procedimenti giudiziari, così come aveva fatto in passato.

Tutto ciò accade in concomitanza con la nomina del direttore generale della Radio Vaticana, padre Federico Lombardi, a portavoce del Vaticano.

Il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord ritiene che ciò possa rappresentare un ulteriore rafforzamento dell’opposizione vaticana ad una soluzione definitiva della vicenda attraverso uno spostamento totale degli impianti radiofonici di Santa Maria di Galeria in un luogo sufficientemente lontano da ogni presenza umana, così come richiesto da anni dai Cittadini.

Ciò perché padre Lombardi, che manterrà la propria carica istituzionale nella Radio Vaticana, ha sempre fortemente respinto ogni responsabilità in merito alla situazione ambientale e sanitaria denunciata nel territorio limitrofo agli impianti radiofonici da lui diretti.

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LA SORPRENDENTE DECISIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA

RADIO VATICANA / IL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI CHIEDE ALTRI DUE ANNI D’INDAGINE.

“La notizia di poco fa ci riempie di fiducia e speranza nel corso della Giustizia.” Questa la prima reazione a caldo del Coordinamento dei Comitati di Roma Nord.

E continuano: “Ci sgomenta invece la dichiarazione dei legali degli indagati della Radio Vaticana: ricorrere per la seconda volta in Cassazione costituisce un ennesimo tentativo di sottrarsi all’accertamento della Verità.”

“Se Radio Vaticana e la Santa Sede non hanno nulla da temere, perché non accettare le decisioni del Tribunale di Roma ?”

“Se la Radio Vaticana e la Santa Sede affermano che i loro impianti non hanno mai nuociuto alla salute delle decine di migliaia di Cittadini che vivono in quel territorio, non esisterà occasione migliore per dimostrare scientificamente questa loro tesi.”

“Chiediamo la massima collaborazione degli enti sanitari locali preposti, fra cui la ASL Roma E, perché mettano a disposizione dei periti della Procura della Repubblica tutti i dati epidemiologici in loro possesso, anche attraverso i dati sulle esenzioni per le patologie gravi e le schede delle dimissioni ospedaliere”.

“I Cittadini stanno raccogliendo già i dati nel territorio, ma non possono essere lasciati soli in questo lavoro”.

“Il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord aveva già fornito ai magistrati 12 nuovi casi a marzo 2004, mentre altri 7 ne sono stati trovati successivamente, le cui schede sanitarie vengono via via portate in Tribunale. Questi 19 casi non sono inclusi nelle indagini precedenti che si fermavano al 1999.”

“Quanti altri casi i Cittadini, da soli, non sono riusciti a censire ?”

“Quanti casi si dovranno ancora verificare perché vengano prese delle soluzioni radicali, come lo spostamento della stazione radiofonica vaticana in un territorio sufficientemente lontano da ogni presenza umana e tale da non nuocere più a nessuno ?”

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ELETTROSMOG DI RADIO VATICANA E ALLUCINAZIONI CATECUMENALI

Si “scava” nel “tufo” di Cesano pur di distogliere l’attenzione dagli effetti disastrosi delle emissioni elettromagnetiche della Radio più potente del mondo.

Quando 182 bambini di due mense scolastiche di Roma Nord, nel lontano 1998, furono intossicati da salmonella per opera di una ditta di ristorazione di area cattolica, i periti di parte, scagliandosi con zelo contro le conclusioni del perito nominato dalla Procura della Repubblica e dello stesso Osservatorio Epidemiologico regionale, cercarono di dimostrare che la salmonella potesse provenire da uno sbalzo di pressione dell’acquedotto romano.

Riscontriamo una metodologia simile, ma molto più rozza, quando personaggi senza alcuna preparazione tecnica e senza conoscenza del territorio, animati solamente da un insano zelo parrocchiale, giustificano l’aumento di mortalità per tumore nell’area di Cesano evidenziato dai primi studi all’inizio degli anni 80 dal medico Carlo Santi, menzionando di tutto e di più: il gas radon delle pietre di tufo, il disastro di Chernobyl del 1986, misteri dell’Esercito, il deposito di scorie nucleari presso la sede Enea della Casaccia.

Mischiare problematiche serie e diverse mettendo tutto in un grande calderone è una tecnica rozza e ascientifica che si smonta con molta facilità.

Le indagini epidemiologiche dell’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio prima e quelle del Tribunale di Roma poi hanno interessato un’area di circa dieci chilometri di raggio dal sito della radio Vaticana.

Il deposito nucleare si trova dentro quell’area ma più vicina alla cittadina di Anguillara.

La mortalità non risulta aumentata in vicinanza del sito dell’Enea.

C’è una significativa differenza epidemiologica tra la mortalità di militari a guardia del sito della radio Vaticana e della caserma prospiciente e la mortalità dei lavoratori dell’Enea e degli abitanti limitrofi al centro di stoccaggio.

Si è visto che l’incidenza delle patologie leucemiche decresce allontanandosi dalla stazione radiofonica e che questa dipendenza inversamente proporzionale alla distanza è confermata, ed è anzi rafforzata, quando si considerano le distanze esatte fra antenne e vittime invece delle distanze fra il “baricentro” delle 28 antenne e le medesime vittime.

La stessa scuola di Fanteria dell’Esercito italiano ha emesso raccomandazioni.

Gli stessi presidi sanitari della radio Vaticana hanno emesso prescrizioni a tutela dei coloni e dei lavoratori, finendo con l’espellere i primi.

L’Ispesl di Monteporzio Catone ha monitorato e relazionato.

Le stesse Ferrovie dello Stato hanno dovuto schermare i loro treni che si bloccavano proprio nei punti più vicini al sito vaticano.

Non si può parlare a vanvera ignorando tutte queste cose e anni e anni di studi e ricerche.

C’è una significativa differenza tra la mortalità rilevata a Cesano e La Storta con quella rilevata nel centro di Anguillara più vicino al centro Enea.

– Il fatto che due casi (fra quelli accertati ufficialmente) si siano verificati all’interno del centro trasmissioni della Marina Militare della Storta, che si trova all’interno dell’area di indagine, rafforza l’ipotesi del nesso fra campi elettromagnetici a radiofrequenza e malattie leucemiche.

-Il fatto che l’epidemiologia del territorio sia stata confrontata con quella di Roma, ove esiste un inquinamento atmosferico dovuto al traffico urbano di gran lunga più pesante di quello dell’area di interesse, dimostra che l’evidenza del nesso sarebbe stata ben più evidente se il confronto fosse stato fatto con un territorio urbanisticamente omogeneo.

Tant’è che lo studio epidemiologico disegnato nell’ambito del procedimento indiziario per omicidio plurimo colposo attualmente in corso contro la radio Vaticana e la Marina Militare eliminerà questo limite sostanziale delle prime due indagini epidemiologiche.

Cosa si vuole dimostrare, che le radiazioni di Chernobyl, per una sorta di prodigio, siano state attratte dalle 28 antenne del Vaticano seminando tassi di radioattività maggiori proprio a Cesano e dintorni?

Oppure, per una sorta di coincidenza, si vuole accusare i cittadini morti o ammalati di Cesano e dintorni di essere colpevolmente più vulnerabili di altri cittadini romani al gas radon?

Non so se sia il caso di impiegare altro tempo per dare credito e ampliare la confusione prodotta da personaggi tristi in cerca di attenzione che purtroppo aggravano la situazione di parzialità e di prostituzione di numerosi esperti istituzionali.

Coordinamento Comitato Roma Nord

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