Posts Taged casa

Cose di Casa – Contrastare l’elettrosmog e non solo

Click per ingrandire

Alcuni tessuti sono stati studiati con lo scopo di creare una barriera contro le onde elettromagnetiche.Questi materiali si utilizzano per confezionare tende e biancheria da letto, per tappezzare pareti, per la copertura di sedie e divani…

Continue Reading

Inquinamento elettromagnetico

Da: “E. L.”
Oggetto: inquinamento elettromagnetico
Aiuto……….oooooo !….. possibile che siete solo capaci di bla.. bla… bla………..io e la mia famiglia siamo esposti da circa 2 anni e mezzo alla folle violenza delle società di telecomunicazioni attraverso una S.R.B. (stazione radio base per telefoni cellulari) UMTS H3G ubicata sul lastrico solaio di via volturno,17 Casoria (NA) di proprietà Salzano Angelo e posizionata frontalmente sullo stesso piano distante appena 15 metri circa da casa mia e vi posso assicurare che non abbiamo bisogno di nessuno che ci dica se fa male oppure no, gli effetti devastanti li teniamo quasi tutti, manca solo il male del secolo, ammesso che non ci sia già. Ho una moglie e tre figli meravigliosi (18-17e10 anni) il solo pensiero che possa succedere qualcosa ad uno di loro mi fa impazzire. Ho preso coscienza solo da qualche mese, pensavo che i risvegli notturni (ogni notte) fossero da attribuire ad altra natura, anche perchè quelli dell’arpac fin dall’inizio mi tranquillizzarono affermando che i campi rilevati nell’appartamento non superavano i 6/vm della 381/98 , e bravi i
tecnici dell’arpac!.(come può un intero nucleo familiare avere gli stessi problemi?) Non riesco a fare più niente. Una famiglia normale un bel giorno viene travolta dall’avidità dell’uomo , viene
violentata, offesa e umiliata nella speranza, nel futuro. …. Non ce la faccio più, sento che le forze mi stanno abbandonando ……. se avessi la necessaria disponibilità economica comprerei o prenderei
in fitto un altra casa e mi impegnerei con tutte le mie forze ad aiutare tutti coloro che in qualche modo vivono questa illogica e drammatica realtà.
Possibile che le nostre istituzioni consentono tutto ciò? Possibile che i nostri simili pur di fare profitto passano sui cadaveri di interi nuclei familiari? C’è qualcuno disposto ad aiutarci? Sono
pronto ad incontrare chiunque è disposto ad attivarsi concretamente.

Forum Elettrosmog www.elettrosmog.org – E. L. – CASORIA (NAPOLI)

Continue Reading

Creare l’armonia della propria casa

casa
Data: 13/03/04
Tipologia: Serata informativa
Partecipazione come: Relatore
Organizzato da: Ageostan
Presso: Rezzato

Continue Reading

Rassegna della Casa e Bioedilizia

bio7Data: 20/09/03
Tipologia: Manifestazione/fiera
Partecipazione come: Relatore
Organizzato da: Ageostan
Presso: Fiera Montebelluna

Continue Reading

LA CASA SANA

Data: 18/09/03
Tipologia: 8° Convegno
Partecipazione come: Relatori
Organizzato da: Ageostan
Presso: Palace Hotel Villa Cortine, Sirmione

Continue Reading

L’ODISSEA DEL 57ENNE MALATO DI ELETTROSMOG

“A stare in casa stavo male”
IL PRIMO COLPITO IN ITALIA

Fa capire che avrebbe fatto volentieri a meno di tutta questa pubblicità. Giuseppe Carletti, il 57enne di Cremona, è il primo malato in Italia di elettromagnetismo. L’odissea del pensionato, ex autista dell’Aem, ancora giovane, sia anagraficamente che di spirito, è iniziata quattro anni fa, dopo che una nota compagnia telefonica ha istallato un ponte (così si definiscono quelle specie di centraline che servono a mettere in rete i vari tralicci) proprio nel cortiletto retrostante il condominio dove vive, al civico 117 di via Del Giordano. “Quando sono in casa, ormai mi viene l’ansia, mi sento qualcosa che non so dire” racconta Giuseppe Carletti. La sua vita è cambiata da qualche anno. “Non ho mai sofferto di mal di testa. All’inizio quando andavo a fare le prime visite, non dicevo nemmeno di aver dietro casa quell’ap parecchiatura. Non associavo minimamente le due cose”. Il rumore, un ronzio martellante, continuo, ma la notte… “Non riuscivo più a dormire, nemmeno ora, sebbene l’abbiamo attutito con dei pannelli appositi antirumore” spiega il 57enne. Al punto che anche ora, per lui ormai ipersensibile e malato, quel rumore è una tortura cinese. Giuseppe Carletti è il primo malato di elettromagnetismo in Italia: malato certificato. “Ho prima fatto una vista all’Ospedale Maggiore, un breve periodo di ricovero” racconta Carletti. I sintomi, anzi i malori, erano diventati, poco tempo dopo l’istalla zione della centralina, insistenti. Mal di testa “Quelle fitte come se avessi un ago di una macchina da cucire continua. Fitte all’arcata sopraccigliare sinistra, che scendeva, e poi l’occhio che mi lacrimava di continuo” racconta Carletti. Mal di testa perenne, lui che non aveva mai sofferto di mal di testa, a volte persino il vomito. Insonnia l’unico modo per fuggire a quella tortura era uscire di casa. “Mi sembrava che la cosa si attenuasse quando ero fuori”. I consulti medici. Prima alla Clinica le Ancelle di Cremona. Diagnosi: cefalea a grappolo martellante. Un anno fa entra in cura al Centro per le cefalee dell’Università degli Studi di Parma. Riscontrati i sintomi, riscontrato che non v’era nulla di fisiologico che potesse giustificarli, anche per i medici era diventato un rebus stabilire quale fosse la causa. La svolta all’Unità Operativa Ospedaliera di Medicina del Lavoro, un anno fa. Qui con tutta la documentazione accumulata negli anni, Giuseppe Carletti per la prima volta ha parlato di quel ripetitore ad un metro dalla finestra di casa. Esaminato tutto, visitato il 57 enne, per la prima volta viene individuato nel ripetitore la causa inquinante che provoca i disturbi al signor Carletti. Nel corso degli anni la famiglia Carletti ha presentato alcuni esposti all’Arpa, Agenzia regionale per l’ambiente, demandata al controllo delle antenne e degli impianti per telefonia mobile. L’Arpa ha riscontrato che effettivamente il rumore prodotto da quell’apparecchiatura, raffreddata con dei potenti condizionatori, era troppo elevato. Tanto che alla compagnia telefonica era stata elevata anche una contravvenzione e che la stessa era stata invitata a dotare di pannelli insonorizzanti la struttura. Cosa che alla fine è stata fatta. Ora il rumore è molto attutito. Un ronzio, qualcosa di sottile. “Lui è traumatizzato, ormai lo percepisce, ancora, specie di notte” racconta la moglie. Adesso tutta la vicenda è finita sul tavolo della Procura della Repubblica, un procedimento penale per lesioni a carico della compagnia telefonica.

Onda dopo onda l’elettrosmog è diventata anche una malattia. Come dire una cosa che forse era già “nell’aria”, che la si poteva aspettare. L’epoca della telefonia mobile si è aperta infatti accompagnata da decine di comitati, spontanei, sorti ogniqualvolta ci si trovasse di fronte all’istallazione di una nuova antenna. Cosa curiosa, infatti, perchè da anni, al contrario, le nostre città sono popolate da raditrasmettitori, ben più potenti delle antenne per telefonia mobile ma come dire ignorate. A parte questo resta il fatto che negli ultimi cinque anni sono cresciute come funghi queste ultime. I tetti dei palazzi, i tralicci, magari utlizzati anche per altri scopi, sono diventati i posti ideali per l’istallazione di antenne. Per quanto riguarda i danni prodotti dall’elettromagnetismo qui le scuole di pensiero sono profondamente differenti, e difficile forse trovare oggi una spiegazione o una teoria scientifica che sia unanimemente seguita. Ad esempio, come in molti ricordano, il caso delle antenne e delle parabole di Radio Vaticana, avevano acceso una forte polemica nell’opinione pubblica. Uno studido, fatto su alcuni quartieri romani, in prossimità dei trasmettitori, dimostravano come dal 1987 al 1995, si erano reigstari numerosi casi di lecuemia,s pecie tra i bambini. La legge in materia di trasmettitori è piuttosto restrittiva in Italia, tanto che le frequenze su cui viaggiano questi impianti sono decisamente più basse. Stabilire gli effetti a lungo termine sul corpo umano dall’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche è per il momento impossibile, essendo troppo recenti gli studi effettuati sul cosiddetto elettrosmog. Lo afferma la nota informativa della direzione generale degli Studi del Parlamento europeo (Scientific and Technolical Options Assessment). Questo non vuol dire però che siano scongiurati pericoli o rischi concreti. Secondo gli esper ti del centro studi europeo, l’esposizione continuata ai campi elettromagnetici potrebbe provocare danni gravi alla salute. Tutti siamo esposti quotidianamente a questi campi, provocati automaticamente dalla produzione di energia elettrica. Questo riguarda l’uso degli elettrodomestici in casa, il monitor dei computer, telefoni cellulari e le stazioni di base, i cavi dell’alta tensione, i cavi elettrici sotterranei. Ora, mentre è possibile schermare i campi elettrici, dai campi magnetici ci si può difendere solo allontanandosi dalla fonte di produzione. I rischi per la salute sono numerosi, puntualmente elencati nel rapporto. Dalle alterazioni al metabolismo alle conseguenze prodotte dai radicali liberi emessi dai campi elettromagnetici: danneggiamento delle proteine e delle membrane cellulari, modificazione dei geni e del DNA, riduzione degli ormoni antiossidanti, alterazione dei processi enzimatici e biochimici essenziali, alterazione dei livelli di calcio presenti nel sistema nervoso centrale, del cervello e del cuore. Possibili rimedi, secondo lo STOA: lontananza dalle fonti che producono campi elettromagnetici, riduzione dell’uso di cellulari e elettrodomestici, dieta antiossidante ( cavoli, cavoletti di Bruxelles, broccoletti, cavolfiore, crescione, fermenti lattici).

Continue Reading

Cose di Casa – Anche per le finestre

Continue Reading

Casa Idea – I tessuti che proteggono dai campi elettromagnetici

Continue Reading

Casa Facile – Un letto secondo il Feng Shui

Continue Reading

Elettromagnetismo, una minaccia invisibile nella nostra casa

dishes antenna & digital wave

dishes antenna & digital wave


Data: 07/11/01
Tipologia: Serata informativa
Partecipazione come: Sponsorizzazione
Organizzato da: organizzato
Presso: Antico Caffè Notegen, Roma

Continue Reading